lunedì 7 settembre 2015

LE CRONACHE DI MONDO9

TITOLO: Cronache di Mondo9

AUTORE: Dario Tonani

ARCHIVIO BIBLIOTECA GALATTICA - n. Ter/Sol/SEC-xxi/cat0121279ft78.

FONTE - Archivio dati eco-web-quanto-simpatico.

CATALOGAZIONE - Genere: Fantascienza New Weird, horror-planetary romance.

DOC: - RECENSIONE

Cronache di Mondo9
Copertina di Franco Brambilla
Tra gli archivi perduti della letteratura terrestre del XXI secolo, abbiamo recuperato, grazie anche a dell'impegno da parte dei nostri stagisti Tertulliani qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, un particolare titolo di fantascienza: Cronache di Mondo9, una serie di racconti raccolti in fix-up da Urania (rivista terrestre di fantascienza dell'epoca) nel primo millemondi dedicato ad un autore italiano, Dario Tonani. Tale titolo è stato poi ritrovato, dai nostri abili stagisti, anche in versione giapponese attraverso la segnalazione, al decimo posto tra i più rilevanti titoli di fantascienza del 2014 (anno terrestre) pubblicati in Giappone, della rivista Ga Yomitai con il titolo モンド9 (Mondo9). Il libro può essere trovato ancora oggi, a distanza di più d'un secolo standard terrestre (debiti temporali esclusi), in qualche buona libreria della Bolla Locale.
Catalogato dalla Biblioteca Galattica come Fantascienza New Weird - horror-planetary romance, è possibile acquistarlo tramite l'archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo terrestre in versione ebook e cartacea (Mondadori Urania) in italiano cliccando qui, e in giapponese ここをクリックしてください.


Cover giapponese di Franco Brambilla

"CRONACHE DI MONDO9: IL PATTO DELLE MACCHINE".

Nessuna via di scampo: se vuoi sopravvivere sull'ostile, sabbioso e mortale pianeta di mondo9, o sei una macchina, o ne diverrai parte. I racconti di Tonani sono crudeli, spietati, orrorifici. E tuttavia, anche laddove le speranze sembrano cedere il passo ad una desolata disperazione, sembra esserci qualcosa, in questo brutale meccanismo ecologico che muove il girone infernale in cui si trovano le creature di un mondo divorato dall'obsolescenza, dalle malattie e dalla fame, che riporta, se non una speranza, una tensione alla sopravvivenza di ogni forma di vita, sia umana che meccanico-metallica. Il termine famelico si sposa quasi alla perfezione con le macchine di Tonani, ma non ci si dovrebbe fermare a quello. Se è vero che le enormi navi ruotate si nutrono in qualche modo di anima e corpo dei loro equipaggi, è altresì vero che ne sono dipendenti. Vi è infatti un rapporto parassitario tra gli esseri meccanici e gli esseri biologici, in alcuni casi simbiotico. Se il corpo biologico per il metallo è lubrificante e pezzo di ricambio, il corpo spiritico ne è invece motore e volontà, in un patto sulfureo il cui compenso è l'immortalità dell'anima nel metallo a prezzo del sacrificio della carne. Secondo questa chiave di lettura, resta la domanda di chi (tra uomo o macchina), in questo mostruoso connubio, dovrebbe essere il parassita di chi.

Illustrazione di Sergio Toppi
Sicuramente di difficile "catalogazione", Cronache di Mondo9 si presenta come un'insieme di racconti legati tra loro dalla tematica sopra descritta e da una suggestiva commistione di elementi di generi e sottogeneri diversi: fantascienza, horror, planetary romance. I racconti per atmosfera, ritmo narrativo e crudité, ricordano, senza nulla togliere al bravissimo illustratore italoterrestre Franco Brambilla, autore delle copertine e delle illustrazioni della saga, alcune Graphic Novel scritte e illustrate dal grandissimo illustratore italoterrestre Sergio Toppi, in particolare "Tell El Aqqaqir 1943", compresa nella raccolta Sacsahuaman.
I rimandi poi sono molti, dal film Tetsuo: The Iron Man ad alcuni manga di Katsuhiro Otomo (e forse non è un caso che sia piaciuto moltissimo ai lettori terrestri giapponesi), agli Uccelli di Alfred Hitchcock, al racconto "Modello due" di Philip K. Dick, ad atmosfere Ballardiane; ma forse, più di tutto, i rimandi si possono trovare in altre opere di Tonani, comprese nell'antologia Infected Files, come "Vangelo Freddo" o "Rigetto".
Inutile raccontare una trama per incuriosire i potenziali lettori soprattutto non umani: la lettura di Cronache di Mondo9 va assaporata immergendosi per gradi in quest'universo fatto di spietate balene metalliche a trentasei ruote; leggendo i vari racconti in sequenza, lasciandosi inorridire, stupire, spaventare, meravigliare, sorprendere. Lentamente si odierà la malvagità della nave Robredo, ci si troverà a temere le sorti della "città su ruote" Afritania, si cercherà la strada seguendo i lumigechi, aspettando, desiderando e temendo che la prossima nave di passaggio ci inviti a salire...

FANTASCIENZA O FANTASENZA?

Dalle ricerche via archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo, ci siamo imbattuti in diatribe e disanime "tutte terrestri" se il libro fosse da catalogare nella fantascienza, nello Science-fantasy, nella fantascienza steampunk, nell'horror, e chi più ne ha più ne metta; oltre ad imbatterci nella spinosa questione terrestre su "quanta scienza ci vuole per poter definire un libro fantascienza", se ne basta un po', se invece ce ne vuole molta, ecc...
NON crediamo che l'autore si sia messo a scrivere (mettendosi d'accordo con chi lo ha pubblicato), pensando:

"allora, oggi voglio scrivere dei racconti di fantascienza con:
3 etti di horror,
1/2 litro di fantascienza,
una spruzzata di gotico,
qualche baccello di splatter,
e un fondo di steampunk per favorire la masticazione".

No, non lo crediamo. Non esiste la ricetta per scrivere un buon libro. La ricetta per un libro di successo forse sì, ma un buon libro non può avere ricette. Possiamo pensare che un libro sia scritto bene quando segue le regole della scrittura, della narrativa, degli elementi classici del genere a cui appartiene, e che quando le infrange, se le infrange bene, ovvero con la consapevolezza delle licenze che si prende, possa essere un grande libro. Qualcuno pensa addirittura che se un libro travalica il genere possa essere l'opera di un genio. Ma a nostro parere, tutto questo può essere o non essere importante, se l'onestà intellettuale e il rispetto dell'autore per le proprie tematiche (che talora lo portano ad "esplorare nuovi, strani mondi alla ricerca di nuove civiltà" cit.) e per l'intelligenza dei suoi lettori sono le priorità.
E noi crediamo che Tonani abbia queste priorità. Se per un autore è necessario ambientare una storia in un mondo più fanta che scientifico per veicolare le sue tematiche, secondo noi, ben vengano: pensiamo che un po' di sovrannaturale ci sia in molti testi anche fantascientifici e le domande metafisiche o esistenziali ed i misteri dell'universo ci sono e ce ne saranno sempre, così come i confini della scienza si sposteranno sempre più in là.
Ad esempio, il fascino di H. P. Lovecraft (autore terrestre del XX secolo), secondo noi, sta proprio nel non avere un confine preciso tra il genere horror e la fantascienza. Ed alcuni degli scritti più famosi possono essere posizionati tranquillamente sia in un genere, sia nell'altro senza perdere nulla.
Crediamo inoltre che al centro di ciò di cui parlano gli scrittori (bravi) vi è, e deve esserci, l'uomo e la sua esistenza, con i suoi dubbi, i suoi rimpianti, le sue altezze e le sue profondità; siano essi scrittori di fantascienza, fantasy, horror, o altro.

Poi, a ognuno piace quel che piace ed ha le sue idee (che rispettiamo) su cosa significhi "fantascienza" o "romanzo di fantascienza" e quindi è suo sacrosanto diritto dissentire o pensare che le cose non stiano così, oltre ad avere il sacrosanto diritto di leggere ciò che più lo stimola e trova interessante.

Ok, ma perché un editore di FantaSCIENZA dovrebbe pubblicare qualcosa che non ha basi scientificamente solide o che abbia solo un "odore" di scienza appena abbozzata, e che addirittura mescola e rimescola elementi che hanno più dell'horror, del fantasy, ecc...?
Giusto, perché?

Per quanto ci riguarda (quindi poco, perché non siamo editori e stiamo su un'altro pianeta), secondo noi la fantascienza è ANCHE questo. Ma soprattutto perché su Archaleon VII, crediamo prima di tutto alla narrativa delle idee e alla letteratura come linguaggio universale, se così non fosse, ci sarebbero precluse le splendide opere dei Fantarchiotidi di Lapstarm III.
E poi, perché quello che può essere scienza su Archaleon VII, potrebbe essere mistica su Lapstarm III e viceversa...

CONCLUSIONI

Speriamo vivamente nelle nostre ricerche qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, di trovare nuove opere di Dario Tonani, che speriamo continui dritto per la sua personalissima strada. Noi, per quanto possa valere, lo seguiremo.

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